OUTRO

Nei suoi 20 anni di vita, I MILLE ha sempre trovato il proprio modo di stare nel mondo ed è sempre riuscita a costruire una proposta di valore rilevante, tanto per i suoi clienti, quanto per le persone che ci lavorano o ci hanno lavorato. Come abbiamo fatto?

THINK AHEAD 
Matteo-Roversi
Il primo dei segreti è che I MILLE non si è mai innamorata troppo di sé stessa, dei propri metodi e processi, e di un modo sempre uguale di fare le cose. Ha una predisposizione al cambiamento innata e fortissima, quasi patologica. Forse è un moto di rivoluzione permanente che ci deriva dalla spedizione garibaldina a cui abbiamo rubato il nome. Molte persone trovano questa ossessione per il cambiamento destabilizzante: non è raro che mi chiedano “non potremmo ogni tanto starcene semplicemente tranquilli?”.
La realtà è che chi cresce abbracciando il cambiamento continuo impara a governarlo; a volte, anche ad anticiparlo. E in un mercato come il nostro, o meglio in un mondo come il nostro, i cambiamenti sono continui e repentini. Starsene immobili pensando di poter vendere quello che abbiamo sempre venduto, nel modo in cui l’abbiamo sempre fatto, è una ricetta sicura per cadere rovinosamente e fallire. 
Il secondo segreto è che I MILLE ha aperto la sua organizzazione a persone diverse dai soci fondatori. Chi conosce quanto sia complesso fondare una società, gestirla e governarla per 20 anni sa che questo non è affatto scontato. Flora, Matteo e Paolo, i fondatori della I MILLE, hanno fatto entrare in società prima Simone, che ha guidato il team strategico per cinque anni, poi me e infine Lorenzo. Insieme abbiamo investito in altre imprese: la I MILLE di Santiago del Cile, quella di Madrid e quella di San Paolo in Brasile. E abbiamo creduto in altri imprenditori, con i quali abbiamo costruito nuove aziende che fanno parte del gruppo I MILLE: 
→ con Diego abbiamo creato Uasabi, l’agenzia specializzata nei linguaggi della generazione zeta; 
→ con Marco e Salvatore abbiamo creato Bea, la consultancy che aiuta le organizzazioni a raccontare storie con gli strumenti delle media company. 
Le aziende sono fatte di persone: per restare rilevanti bisogna avere la fortuna di incontrare le persone giuste, ma soprattutto il coraggio di farle entrare nell’organizzazione, dando loro il massimo dell’autonomia e delle responsabilità. Per moltiplicare bisogna dividere.
Il terzo e ultimo segreto è che in I MILLE amiamo le sfide importanti e difficili. La sfida che abbiamo messo al centro del nostro lavoro ci ha portato a considerare la creatività non come il fine di quello che facciamo, ma come lo strumento per risolvere questioni complesse. Con la creatività aiutiamo le organizzazioni a creare valore: motivare le persone, rigenerare gli spazi, creare nuove opportunità, far crescere il business. Più la sfida è difficile, maggiore è il valore che possiamo creare, più possiamo restare rilevanti ed essere unici. 
Stand out è un verbo che suggerisce una postura. La prima immagine che viene in mente è quella di una persona sicura di sé, isolata, posizionata un po’ più in alto degli altri, impettita, ben salda nella sua posizione. In realtà, in questi 20 anni abbiamo imparato che per essere outstanding bisogna assumere esattamente la postura opposta. Dubitare, farsi domande, camminare insieme agli altri, mettersi in ascolto, mettere in discussione le posizione acquisite.
E questa è proprio l’attitudine con cui vorremmo affrontare, e magari contribuire a costruire, il futuro. Restare leggeri, pronti a cambiare direzione, senza certezze ma ostinati nella ricerca di uno scopo, circondati di persone che condividono il nostro entusiasmo, consapevoli che esiste un’unica sfida per la quale vale la pena impegnarsi: la prossima.
Inspire + Transform +Inspire + Transform +Inspire + Transform +
Let's work together
There’s no such thing as an impossible project.
Hit us up and let’s get to work.

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